Savona: appartamenti universitari fuori sede per studenti fuori sede

di Osvaldo Ambrosini.

C’è qualcosa che non torna, dopo la notizia che vuole la partecipazione del comune di Savona ad un bando ministeriale per l’aggiudicazione di un finanziamento di 2,4 milioni da destinare alla realizzazione di alloggi universitari, per un totale di 43 posti letto, sul bastione San Bernardo nella fortezza del Priamar, riconvertendo in questo modo la destinazione dell’ex ostello della gioventù.

Non più tardi di qualche mese fa infatti, in pieno clima di tagli lineari alla spesa pubblica per colpa di quell’ormai famoso buco di bilancio – ripetuto come un mantra dai nostri amministratori -, il campus savonese si è visto tagliare buona parte dei finanziamenti comunali, rischiando seriamente la chiusura.

Che non esista una programmazione nelle scelte della nostra amministrazione, appare l’unico vero punto in programma realizzato finora: tuttavia navigare a vista può giocare brutti scherzi, come in questo caso. Non si comprende con quale logica si sia scelto di realizzare le ‘mini house’ per studenti universitari in pieno centro quando il campus, se mai riuscirà a sopravvivere, si trova esattamente dalla parte opposta della città.

Si tratta forse di una scelta talmente lungimirante da non poter essere facilmente compresa? Una scelta che avrebbe già tenuto conto dell’eventuale futura ristrutturazione del palazzo Santa Chiara in qualità di nuova sede della biblioteca e del polo universitario? Oppure molto più semplicemente si tratta soltanto di un modo per poter dirottare il quasi milione di euro, proveniente dagli oneri di urbanizzazione per la costruzione del Crescent 2, su altri interventi che possano restituire un parte dei consensi perduti dall’amministrazione durante le numerose “operazioni simpatia” portate avanti da circa un anno a questa parte?

Col tempo si potrà comprendere meglio. Certamente dopo aver bucato obiettivi del programma piuttosto semplici – quali ad esempio: il vigile di quartiere oppure la realizzazione di una spiaggia attrezzata per cani -, la complessa valorizzazione della fortezza pare decisamente partire col piede sbagliato, anche considerando i tagli al Museo Archeologico. Ma non bisogna disperare, a tutto si potrà porre rimedio: il vincolo per la realizzazione delle abitazioni per studenti universitari, se si faranno, scadrà dopo appena 30 anni.

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