La Coppa Scaramuzza

di Osvaldo Ambrosini.

Subito dopo il triplice fischio finale dello spagnolo Lahoz di lunedì scorso, che sanciva l’eliminazione della nostra nazionale di calcio dal prossimo mondiale, mentre sul prato di San Siro da una parte guardavo attonito correre festanti i giocatori svedesi e dall’altra Belotti e Buffon in lacrime, ho pensato che forse è stato meglio così. Meglio uscire nelle qualificazioni piuttosto che perdere malamente ai mondiali, perché con Ventura, come molti hanno pensato, più che una figuraccia non avremmo potuto fare.

Il secondo pensiero invece è andato al nostro assessore allo sport, che già immaginavo pronto per il prossimo mese di giugno ad organizzare maxi schermi da installare in ogni angolo della città. Non tutto il male vien per nuocere quindi – dicevo tra me e me -, la sconfitta della nazionale ci risparmierà di vederlo prodigarsi in un secondo tentativo per allestire un maxischermo, dopo il fallimento di quello in occasione della scorsa finale di Champions.

Ma non avevo fatto i conti con il genio dell’assessore che è andato oltre la fantasia di tutti noi e, soltanto due giorni dopo la bruciante sconfitta, ecco la grande idea che non ti saresti mai aspettato. Un torneo di consolazione, chiamiamolo per comodità “Coppa Scaramuzza”, riservato alle nazionali escluse dal campionato del mondo, da giocarsi ovviamente in contemporanea al mondiale. Location? Sicuramente la nostra città che, come tutti sappiamo, oltre a potersi permettere di spendere i numerosi danari avanzati dalle precedenti amministrazioni, dispone di ottimi impianti sportivi all’avanguardia capaci, non soltanto di ospitare tifoserie numerose, ma in grado di garantire la massima sicurezza.

Certamente, siccome si attendono adesioni in massa un po’ da tutte le nazionali escluse, Savona da sola non riuscirebbe a farsi carico di ospitare tutte le partite, per questo è stato anche proposto di estendere il torneo a tutto il territorio regionale. Come non immaginare allora un Olanda – Grecia ad esempio sul modernissimo campo sportivo di Sanremo, due tifoserie già di natura tranquille in più separate da una struttura all’avanguardia. Per non parlare dello stadio di Imperia o dello stesso Bacigalupo di Savona.

Resta soltanto il rimpianto che questa grande idea sia arrivata ormai al termine delle partite di qualificazione, altrimenti chissà quante altre nazionali avrebbero fatto a gara per essere eliminate, preferendo di gran lunga ad una torrida Russia dei mesi di giugno e luglio una più accogliente e mite riviera ligure. Speriamo soltanto che la Svezia, considerata la risonanza mondiale che avrà questa competizione, non rinunci al mondiale per potervi partecipare. Sarebbe veramente uno scherzo del destino vedere la nostra nazionale ripescata ai mondiali e la Coppa Scaramuzza orfana di casa azzurri.

 

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.