di Matteo Lai.
Sulla maestra che, nella manifestazione di Torino, inveisce contro i poliziotti, schierati ad impedire che esponenti di CasaPound e antifascisti entrassero in contatto, si è già detto un po’ di tutto. Generalmente le posizioni sono abbastanza nette: o se ne chiede il licenziamento, o la si difende, inaugurando, da sinistra, un “benaltrismo” tipico della destra salviniana (“sono ben altri i dipendenti pubblici da licenziare…” – declinando poi a seconda dei casi: “i picchiatori del G8”, “i timbratori seriali”, eccetera eccetera). Continua a leggere