Bergeggi, 13 luglio 1967

E’ il 13 luglio 1967. Dal giorno precedente un incendio di vaste proporzioni, arriva a lambire alcune abitazioni alle spalle di Noli. In ausilio ai vigili del fuoco vi sono due squadre di militari del IV Battaglione C.A.R. (centro addestramento reclute) “Salerno”, di stanza alla caserma “Bligny” di Savona. Appena passata l’ora di pranzo, complice anche il forte vento, il fuoco riprende intensità: chi opera sul posto è allo stremo. Si richiede l’invio di altre 30 reclute per contenere le fiamme.

bergeggi007Su un autocarro dei vigili del fuoco salgono il sottotenente, comandante del plotone, un caporalmaggiore e 29 soldati, che si sono offerti volontariamente per dare una mano. Il camion, condotto da un pompiere, procede speditamente. Terminato il rettilineo, poco prima che l’Aurelia inizi ad inerpicarsi costeggiando l’isola di Bergeggi, ecco l’incidente. Il veicolo con i militari a bordo, durante un sorpasso, si scontra con un’auto proveniente nel senso opposto. Il mezzo, ormai privo di controllo, prosegue sbandando contromano fino ad impattare contro una Fiat 1100 con due donne a bordo. Il nuovo urto lo porta a sfondare le barriere, facendolo terminare sulla spiaggia sottostante con un volo di circa 7/8 metri.
bergeggi001Un sottufficiale della Capitaneria di Porto, dal faro di Porto Vado, vede tutto e attiva i soccorsi. Nel frattempo le sdraio degli stabilimenti balneari lì intorno vengono adattate a barelle. Arrivano ambulanze della Croce Bianca di Savona e di Spotorno e della Croce Rossa di Savona e Vado. Otto militari muoiono sul colpo, tre  durante il trasporto, altri due decedono all’ospedale San Paolo. Alla fine si contano 13 morti e 22 feriti, di cui 4 in gravissime condizioni.
La Camera Ardente sarà poi allestita nel Comune di Savona, con le bare coperte dal Tricolore. Il funerale avviene in Duomo, officiato dal vescovo di Savona alla presenza del ministro della Difesa, Tremelloni, di quello degli Interni, Taviani, e del Capo di Stato Maggiore. Mentre si officiano le esequie, la Campanassa inizia a suonare a morto: nel img_6972frattempo i negozi abbassano le saracinesche e cessa ogni attività lavorativa. Decine di migliaia di cittadini partecipano al rito. Segno di una città che sapeva ancora cos’era il senso di umanità.
Terminata la funzione religiosa le bare saranno caricate su sette camion militari, scortati dai carabinieri in alta uniforme. Dalla cattedrale raggiungeranno piazza Mameli, dove la banda del reggimento suonerà il Silenzio fuori ordinanza. Ultimo momento di comunanza per questi giovani, prima che i loro corpi raggiungano i paesi d’origine.
Oggi, di questi fatti, resta un cippo posto nei pressi del luogo dell’incidente. Ognuno, passando lungo l’Aurelia, nei pressi di una minuscola rotatoria, lo può scorgere.
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11 thoughts on “Bergeggi, 13 luglio 1967

  1. Sono Giacomo Gabrielli, una recluta che era al CAR nella caserma Bligny e il giorno 13 luglio 1967 impegnato nello spegnimento dell’incendio sulle colline liguri. Ho vissuto la tragedia della morte dei militari uno dei quali era cugino di mia moglie.
    Poichè quest’anno ricorre il 50° della tragedia, sarei interessato a reperire materiale storico-documentale sull’incidente.
    Ringrazio anticipatamente.

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    • Ciao Giacomo io sono Amigoni Bruno vedo ora il tuo scritto,ero arrivato alla caserma Bligny il giorno 6/7/67 con 1 mese di ritardo,non sono salito sul camion dei pompieri rosso perchè non avevo l’elmetto e fui chiamato in parlatoio x visit parenti ho una foto fatta al mattino con il c.m Bozzi Floriano eravamo andati a lanciare la bomba a mano sulle alture di Savona se puo interessarti,ricordo quel giorno come fosse ora se chiudo gli occhi vedo ancora il camion uscire dalla caserma

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    • Buonasera, Le consiglio di cercare, se abitasse lontano da Savona, gli scritti e il blog del Prof. (in pensione) Roberto Nikolic, memoria storica degli ultimi 50 anni di Savona e provincia (delitti insoluti di Cairo Montenotte, cronaca locale e storie della resistenza, bidirezionali. Per rendere l’idea del personaggio, Nickolic scalò il campanile di Cairo con corda e picozza per protestare contro la costruzione di una discarica, alla quale (contestazione) partecipai anch’io.
      Qualora abitasse più vicino, potrà consultare gli archivi comunale, la Bligny non esiste più dopo l’abolizione della naja.
      Cordialmente Giovanni Perdonò

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  2. Sono Wilmer Zuliani attualmente abito a Cuneo. Purtroppo c’ero anch’io al funerale perchè facevo parte della banda del 89° Reggimento Salerno Car con sede presso la caserma Crespi di Imperia che ha suonato durante la cerimonia funebre. Dopo 51 anni dalla tragedia ricordo come fosse adesso quei momenti e quando abbiamo suonato il silenzio (io suonavo la tromba) ricordo che mi tremavano le mani dall’emozione anche perchè il caporale maggiore era stato il mio caporale durante i primi 20 giorni di naia prima di essere preso nella banda dell’89°. Era la prima ed unica volta che vidi il nostro colonnello comandante Mario Tirabassi versare una lacrima per il suo sincero attaccamento a quei suoi 13 soldati che per aiutare allo spegnimento di un incendio hanno perso la vita in un incidente stradale sul litorale di Bergeggi. Questo mi è rimasto impresso e mi rimarrà certamente fino alla fine dei miei giorni perchè queste emozioni non ti abbandoneranno mai. Wilmer Zuliani trombettiere dell’89° Reggimento Salerno Car Compagnia Comando della Caserma Crespi di Imperia. La mia mail è: zuwil@tiscali.it

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  3. Quel giorno fu un giorno particoare…sebbene avessi soltanto 5 anni mi rammento benissimo del subisso di sirene che si udivano a Savona. Si andava o, piu’ probabilmente, si tornava da spiaggia…accompagnati da quell’allarmante suono…che mi rimase impresso (e sempre rimarra’ nella mia memoria). In un primo tempo le voci piu’ disparate facevano da contrappunto all’accaduto…fino a che emersero I reali contorni del dramma. Non fui testimone dell’accaduto, ne’ ne ebbi parte alcuna…desideravo soltanto dire che in citta’ l’evento fu avvertito e vissuto come una tragedia atroce…e, ogni tanto, ancor ogg mi
    capita di pensarci….

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  4. Io sono Renato Scapin da LATINA ero presente in Caserma quel giorno 13 – Luglio – 1967 anche io volontario mi ero offerto a quella prestazione, ma sudito dopo l`incidente hanno sospeso le partenze. Brutto ricordo quel giorno della 13` Compagnia non avere piu` il compagno di branda accanto, a seguire poi la straziante partecipazione ai funerali nella Camera Ardenta in Prefettura di Savona con lo strazzio dei Famigliari. facemmo
    otto giorni di Lutto, poi il Giuramento il Sindaco di Savona lo volle in Piazza per Commemorare l`Evento. Il 2 – Agosto io fui trasferito a Napoli per il Corso Radio Trasmettitore ( Marconista ) fino a Dicembre 1967, Trasferito poi a TREVISO alla Folgore e nell`anno sucessivo 1968 mi sono Congedato i primi di Settembre. Allego alcune foto di allora : SAVONA – NAPOLI – TREVISO

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  5. Io ero sul veicolo dei vigili del fuoco davanti con l’autista.. Nor ricordo come non sono morto perche e caduto sul frnte. .dopo guasi 53 anni mi ricordo e mi viene da piangere. Ero il sottotenente.. Mai mi scodero di loro.

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  6. Buonasera, sono Antonio Sallusti, da Roma,. Quel lontano13 luglio del 1967 ero presente in Caserma, suonò la sveglia alle ore 13:00, per poter andare a domare l’incendio, per aiutare i vigili del fuoco. Potevo essere anche io uno dei quei 13 militari. Alle 18:00, del medesimo giorno dovevo essere di guardia, il Caporal Maggiore Bozzi, mi disse di restare in Caserma, per poter montare di guardia.

    Un saluto a tutti i militari dell’89°Reggimento.

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    • Buonasera, mio padre, Giuseppe Rolleri é una delle reclute presenti in caserma Bligny quel 13 luglio 1967 e che per una casualità non salì sul mezzo che di lì a poco avrebbe condotto alla morte 13 suoi commilitoni.

      Un caro saluto a tutti i militari dell’89 Reggimento

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