La solitudine del neo genitore

di Daisy Duck

Decidi di fare dei figli e i tuoi amici ti dicono: “fai bene!’” e quando rimani incinta sono tutti felici per te. Quando nasce sono lì in sala d’attesa che aspettano con ansia di sentire il primo vagito. Durante il ricovero in ospedale ti vengono a trovare, con mille domande, oltre a tutta la felicità immensa per la nascita di questo bambino che riescono ad esprimere. Continua a leggere

La campagna elettorale che verrà

di Matteo Lai.

Con lo scioglimento delle Camere, prende il via la campagna elettorale. Sarà lunga, astiosa, senza esclusione di colpi. Continua a leggere

Savona: cane non mangia cane

di Osvaldo Ambrosini.

Siamo finiti anche su “la vita in diretta”, programma pomeridiano di Rai Uno, grazie ad una ordinanza molto severa e probabilmente anche necessaria che ha il chiaro obiettivo di rendere non solo più pulita la città, ma anche più responsabili e civili i cittadini, nello specifico i proprietari dei cani. Non tutti però l’hanno capita, Continua a leggere

L’autodeterminazione del popolo savonese

di Osvaldo Ambrosini.

L’ultima mobilitazione popolare di una certa rilevanza che si è vista in città, la si ricorda in occasione dello sfratto esecutivo ricevuto dagli anziani coniugi, gestori della storica latteria di piazza Chabrol. Era il febbraio del 2014 quando un fiume di gente si era data appuntamento, mettendosi in coda davanti al piccolo bar-latteria, per manifestare solidarietà ai signori Aonzo, diventati per alcuni giorni improvvisamente i savonesi più famosi, insieme alla ricetta “segreta” del loro frappé. Continua a leggere

Defecatio isterica

di Osvaldo Ambrosini

Il Professor Sassaroli, splendido personaggio di ‘Amici miei atto II’’ interpretato da Adolfo Celi, per diagnosticare la netta impressione di andare di corpo senza però produrre alcunché dava questa definizione: “Trattasi di un tipico caso di defecatio isterica, si ha la chiara e netta sensazione di defecare, ma non esce nulla, funziona un po’ come la gravidanza, bisogna operare subito, urge un trapianto anale”. Continua a leggere

E’ Savona, porco cane

di Matteo Lai.

L’ondata di sdegno che sta suscitando l’ordinanza dedicata alle deiezioni canine sta sollevando un polverone che rischia di mettere in seria difficoltà la giunta Caprioglio. Continua a leggere

Il silenzioso outing di Vaccarezza

di Osvaldo Ambrosini.

Che fosse un provocatore era chiaro da tempo, per lo meno da quando si legò al dito i fischi piovuti sulla sua testa qualche anno fa, quando nel ruolo di Presidente della Provincia di Savona abbozzò un discorso in occasione del 25 Aprile savonese, intriso di quella retorica della destra che vorrebbe i morti della guerra di Liberazione tutti uguali. Continua a leggere

Il ritorno di Sciaboletta

di Matteo Lai.
Le monarchie, si sa, sono indecenti rottami della storia. Prevedono che un uomo (o una donna) si elevi sopra gli altri non già per nessun altro merito, che non sia quello di nascita. Ne resistono ormai poche, per lo più proprio in Europa: oltre a quelle presenti negli Stati da operetta – Lussemburgo, Liechtenstein, Monaco, Vaticano – ne annoveriamo alcune ormai meno che simboliche in Olanda, Belgio, Svezia, Danimarca e Norvegia, oltre che due regni “pesanti” come il Regno Unito e la Spagna, indicata direttamente da Franco come unica forma di Stato possibile, alla sua morte, pur di evitare il ritorno alla Repubblica da lui distrutta.

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Valbormicidio

di Osvaldo Ambrosini.

In questi giorni noi liguri abbiamo preso confidenza con un vocabolo che, avendo avuto la sua massima diffusione proprio in concomitanza con un fenomeno meteorologico particolarmente raro alle nostre latitudini, a differenza di quanto possa apparire, è tutt’altro che nuovo. Continua a leggere

Genova, la Polizia Locale ringrazia

di Matteo Lai.

Genova. Esterno. Notte. Due operatori di polizia municipale vengono comandati in servizio quali ‘uomini transenna’ a sbarrare il tunnel di via Canevari. Il servizio è in straordinario e, di straordinario, ha anche la desolante inutilità e monotonia. Bisogna stare lì, fermi, ad impedire l’accesso a qualche cittadino che non si accontenti dei segnali di divieto: un servizio che richiedere la professionalità pari a quella di una barriera newjersey in cemento ma – tant’è – si continua a preferire il ‘materiale umano’ che probabilmente costa meno ed in più – se le cose vanno male – si può facilmente incolpare. Continua a leggere