Savona, la nostra Stalingrado

di Matteo Lai.

Capita a Cairo che la nuova giunta di centrodestra immagini la possibilità di modificare la denominazione di corso Stalingrado, per la sensata motivazione che “se hanno cambiato il nome i russi alla città, noi non possiamo restare indietro”. Continua a leggere

Sindaco di Savona: dolcetto o scherzetto?

di Osvaldo Ambrosini.

Ormai da molti anni la notte tra il 31 ottobre e il primo novembre coincide con l’americanata per eccellenza, sdoganata con forza nel nostro nel nostro Paese da circa 20 anni a questa parte. Continua a leggere

Ius Apolide

di Osvaldo Ambrosini.

La discussione sullo ius soli potrebbe entrare veramente nel vivo se, da quanto si apprende, il Partito Democratico deciderà di mettere la fiducia sull’unica riforma normativa di sinistra di questa legislatura. Tuttavia la discussione, che è già esplosa a più riprese sui social e sui media, sconta un difetto di comunicazione nel titolo della riforma stessa, che ne preclude a priori una serena discussione. Continua a leggere

Anna Frank vs Giuseppina Ghersi: gli accostamenti impossibili

di Osvaldo Ambrosini.

Ci sono cose che voi umani non potete neppure immaginare, eppure noi di Savona riusciamo sempre a tirare fuori qualcosa di peggiore, rispetto al resto del mondo, anche quando il resto del mondo riesce a dar prove così negative di sé che sembrerebbe impossibile superare. Continua a leggere

C’era una volta Savona

di Matteo Lai.

La nostra società sembra ormai di plastica, dove il lavoro ed i suoi strumenti sembrano offendere l’occhio di chi guarda, privarlo della bellezza dei luoghi. Un tempo, fino a poco tempo fa, era normale vedere – ad esempio – le barche sulla spiaggia, senza che queste venissero considerate un attentato alla sicurezza dei bagnanti e rinchiuse in “riserve indiane” come avvenuto a Zinola, Continua a leggere

Molestie sessuali o prostituzione? E nella pubblica amministrazione?

di Osvaldo Ambrosini.

Le cronache di questi giorni ci regalano l’ennesimo capitolo di una (non) avvincente soap opera che non avrà mai fine, per lo meno fino a quando l’essere umano calpesterà il suolo di questo pianeta. La questione dirimente è: quando si può parlare di molestie sessuali da parte di un superiore o datore di lavoro (uomo o donna che sia), colui dal quale dipendono le sorti di un lavoratore (lavoratrice) e quando invece si tratta di semplice ‘concessione’ da parte quest’ultimo, in cambio di condizioni migliori? Continua a leggere

Pesto vs Guardian: è ora di basta

di Matteo Lai.

E’ passata più di una settimana da quando un articolo sul quotidiano londinese Guardian ha accesso le micce, affermando che il Pesto farebbe male perché troppo salato. Apriti cielo. Qualunque ligure si è sentito chiamato in causa ed ha iniziato – soprattutto sui social, territorio ideale di queste tenzoni – la propria personale guerra contro la perfida Albione. Continua a leggere

Partito Democratico, dieci anni mal portati

di Matteo Lai.

Il Partito Democratico compie dieci anni, tra pochi applausi – oramai per lo più della clacque renziana -, molti fischi e tantissima indifferenza. A cercare di mettere un po’ di pepie sulla ricorrenza ha provato Il Fatto Quotidiano, intervistando alcuni iscritti e simpatizzanti del Pd e puntando il dito sul fatto che ben pochi – oggi – si tirerebbero indietro o addirittura si scandalizzerebbero davanti ad una Grosse Koalition con l’ex arcinemico Silvio Berlusconi. Continua a leggere

Lettera da San Francisco, la solidarietà dei savonesi

di Osvaldo Ambrosini.

Sarà forse perché la distanza dai fatti permette una analisi più obiettiva, o forse perché ciò che sta succedendo a Savona avrebbe bisogno di un briciolo di umana solidarietà in più (che purtroppo sembra essere scomparsa sotto la Torretta), ma è difficile rimanere indifferenti di fronte al caso della bambina savonese ipovedente residente nel campo nomadi di via Fontanassa, sfrattata perché la sua casetta risulta essere abusiva. Continua a leggere

L’antifascismo architettonico degli americani

di Matteo Lai.

“Come mai gli Stati Uniti si sono impegnati in un controverso processo di smantellamento del suo passato confederato, la Francia si è liberata di tutte le strade intitolate al maresciallo collaborazionista Pétain e l’Italia ha permesso ai suoi monumenti fascisti di sopravvivere incontrastati?”.  Continua a leggere