Lavagnola: dimenticare San Martino

di Matteo Lai

Narra la leggenda che, nella notte dei tempi, la lavandaia lavagnolese Erminia, per sfuggire alle grinfie di un signorotto che si era invaghito di lei, tale Gincourt, si sia lanciata dal ponte di San Martino. Chissà cosa farebbe oggi la povera Erminia, per evitare le brutture che circondano quello che – a tutti gli effetti – è il complesso storico di San Martino, composto dalla chiesetta dedicata al santo, dal ponte medioevale e – dall’altro lato del torrente – dalla cappella di Santa Maria, il tutto databile intorno all’anno Mille, sebbene con successivi interventi succedutisi fino all’Ottocento. Continua a leggere