Hanno ammazzato Bobo, Bobo è vivo

di Matteo Lai.

Il neo direttore de L’Unità, Sergio Staino, ha deciso di entrare a gamba tesa nel dibattito politico. Lo fa attraverso una vignetta che mette in un unico calderone diverse tematiche: la Brexit e la vittoria di Farage, le elezioni presidenziali USA con il pericolo Trump, il successo del M5s alle ultime amministrative. Il tutto rappresentato da uno scienziato, che – realizzando un’equazione secondo cui Grillo è uguale a Farage che è uguale a Trump e, tutti questi, sono uguali al nazismo – dichiara: “Purtroppo è una legge”. Continua a leggere

L’eredità di Bud Spencer in mano a un savonese

di Matteo Lai.

Quando ci lascia un personaggio fortemente iconografico, tutti noi ci sentiamo toccati. È questo il caso di Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli. Questo perché i meriti del personaggio vanno ben oltre quelli dell’uomo, a cui ne vanno riconosciuti almeno due: quello di essere stato dichiaratamente di destra e quello di aver fondato la compagnia aerea Mistral. Continua a leggere

Savona, l’assestamento post elettorale di M5s e Centrodestra

di Osvaldo Ambrosini.

Chi pensava che la merda nel ventilatore fosse un’esclusiva del partito democratico savonese, sconfitto alle amministrative, si sbagliava: e di grosso. Anzi occorre essere onesti e ammettere che, per lo meno, dentro al Pd locale non si è fatto finta di nulla, atteggiamento che in regime di renzismo rappresenta già un passo in avanti. Dopo aver ammesso la sconfitta non sono mancate assunzioni di responsabilità da parte dei vertici a cui hanno fatto seguito illustri dimissioni. Elementi che sembrano invece ancora sconosciuti in altri schieramenti politici savonesi.  Continua a leggere

Toglieteci tutto anche la democrazia 

di Osvaldo Ambrosini.

Il 2016 passerà alla storia per almeno un paio di avvenimenti: il referendum popolare, consultivo è bene precisarlo, che ha decretato la volontà del popolo britannico di concludere l’esperienza nell’Unione Europea, Brexit, e il referendum costituzionale, questo non consultivo, che metterà il popolo italiano di fronte alla scelta tra una riforma tanto cara ai nuovi padri costituenti Boschi e Renzi, nonché ai “veri partigiani”, e il mantenimento dello status quo. Continua a leggere

Dieci secondi all’esplosione

di Matteo Lai.

Nel Regno Unito vince chi vuole lasciare l’Ue, almeno in termini di voti assoluti. Al di là di alcune considerazioni spicciole, tra cui ribadire che l’ultima parola spetterà comunque al parlamento, oltre che al momento vi è assenza di una valutazione precisa di quando costerà l’uscita dell’Uk a loro stessi e agli altri Stati dell’Unione, il risultato lascia più che altro preoccupati per gli scenari – sconosciuti – che apre.

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Caro Livio, troppo tardi

di Matteo Lai.

Quando nel 2007 nacque il Pd, solo una piccola parte di iscritti ai Ds decise di non aderire al nuovo partito, non ritrovandovi più le radici storiche della sinistra italiana. D’altro canto il nuovo leader Veltroni (beh, dai, lavato con Perlana, essendo stato in precedenza già segretario dei Ds) era stato chiaro: non un nuovo partito, ma un partito nuovo – un po’ togliattiano, ma chi volete che se ne accorga, avrà pensato il buon Walter -, la cui collocazione era il centrosinistra e la vocazione maggioritaria. Continua a leggere

Dal centrodestra una lezione di campagna elettorale 

di Osvaldo Ambrosini.

Esistono sconfitte difficili da analizzare, così come ci sono sconfitte a volte quasi inspiegabili. Ecco tutto questo non vale per il Pd savonese. La sconfitta nasce da chiare e precise responsabilità che solo una segreteria provinciale cieca e soprattutto sorda non poteva non comprendere per tempo. Che non sia anche questa una di quelle tante espressioni dell’istinto tafazziano tipico della (ex) sinistra? Probabile. Continua a leggere

Savona la rossa

di Matteo Lai.

Chi, da destra, continua in queste ore a ripetere il mantra “Savona non è più rossa”, ha capito poco della nostra città, quasi quanto i dirigenti Pd che hanno catapultato una candidata “genovese” all’ombra della Torretta. La realtà è esattamente l’opposto. I savonesi, almeno, la maggioranza di loro, gli stessi che per 18 anni hanno supportato e sopportato sindaci e scelte amministrative quantomeno discutibili, purché fossero di sinistra, hanno avuto una crisi di rigetto. Continua a leggere

Perchè voterò scheda bianca

di Osvaldo Ambrosini.

Dal compimento della maggiore età non ho mai mancato ad un solo appuntamento con le urne. Probabilmente per il tipo di educazione ricevuta, figlia anche di falsi miti che, da quando ero ragazzo, venivano spacciati come verità assolute. Tra queste perle come: “Se non vai a votare non troverai lavoro”, oppure “Se non vai a votare il tuo nome sarà scritto in uno specifico elenco e pubblicato all’albo pretorio del tuo comune” (una sorta di lista di proscrizione) o ancora “Se non voti per tre consultazioni consecutivamente perderai per sempre il diritto al voto”.  Continua a leggere

Savona Bella… che andata

di Matteo Lai.

Il ballottaggio si avvicina e – se Iddio vuole – arriverà anche lunedì, portando con sé il vincitore, anzi, la vincitrice, di questa tornata elettorale. In campo calcistico si direbbe che il risultato è apertissimo: il Pd potrebbe anche riuscire nell’impresa di risultare sconfitto in un città dove anche il mio gatto, posto a capo di una coalizione di centrosinistra, avrebbe vinto. Continua a leggere