Sanremo, il tribunale di Imperia smentisce quello della piazza

Sono tre gli sport nazionali più praticati di sempre: l’allenatore di calcio, ne contiamo circa 60 milioni ad ogni partita della nazionale, il tiro al poliziotto (o più in generale alla divisa) ogni qual volta vengano presi in fallo per qualunque motivo, e il tiro al dipendente pubblico, come se il posto fisso fosse stato riservato dagli dei solo a pochi eletti. Continua a leggere

Morire in divisa

Due poliziotti morti perché un folle – che tra l’altro si sarebbe costituito spontaneamente per una rapina – riesce a strappare la pistola ad un agente e a far fuoco. Segue di pochi mesi l’uccisione di un carabiniere che, in borghese, si era recato disarmato all’incontro con due giovani estorsori, venendo poi pugnalato a morte. Continua a leggere

Saldi di fine stagione

Il prode Matteo Salvini, ovvero colui che è riuscito nella difficilissima impresa di sfiduciare sé stesso, è una persona che ama indossare le (altrui) divise, nonostante possa vantare nel suo palmares una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale. Continua a leggere

E ora un po’ di sano complottismo

di Matteo Lai.

Quando si tratta di cittadini statunitensi che si macchiano di crimini – dall’omicidio in su – sul territorio nazionale italiano o a carico di cittadini italiani, quasi sempre entra in gioco un qualche fattore che “sgrava” gli autori dalle loro responsabilità o comunque permette loro di scampare ad un processo in Italia. Continua a leggere

#iostoconleforzedellordine : per davvero

di Matto Lai.

Caccia all’immigrato, vagheggiamenti di pene incostituzionali e comunque non previste (i lavori forzati promessi da Salvini), sdegno (social) contro le #risorse. Tutto fa brodo nel minestrone della politica italiana. Una minestra indigesta dove o si è del partito anti-polizia o si è del partito “la polizia ha le mani legate”. Continua a leggere

Bansky contro la municipale

di Matteo Lai.

Accade che uno dei più imprendibili e imprevedibili writer ed artisti del mondo – Bansky – decida di recarsi a Venezia per protestare contro l’ennesimo mancato invito alla Biennale. Continua a leggere

Cesare Battisti, da ‘belva umana’ ad un Fracchia qualunque.

di Osvaldo Ambrosini.

La cattura di Cesare Battisti è diventata uno degli avvenimenti mediatici più seguiti della storia recente. Da ogni parte sono arrivati i dettagli degli appostamenti dell’interpol, prima in Brasile poi in Bolivia, mentre una volta giunto in Italia abbiamo assistito increduli alla cronaca imbarazzante sul comitato d’accoglienza allestito al terminal di Ciampino, tra una giacca della polizia di Stato e una della polizia penitenziaria. Continua a leggere

La divisa era una cosa seria

di Osvaldo Ambrosini.

Nate per distinguersi in battaglia dai nemici, le divise sono poi state ampiamente utilizzate nell’epoca moderna per identificare soprattutto le forze dell’ordine e i corpi dello Stato. Continua a leggere

Chiamami vigile urbano

di Matteo Lai.

C’è da qualche tempo – nella categoria lavorativa a cui appartengo – una vistosa frattura lessicale. Ci si divide tra quelli che, per inerzia, pigrizia o per rendere più svelta la comprensione del linguaggio si definiscono ‘vigili’ e quelli che rifuggono con orrore da questa definizione, richiamandosi alla trentennale dicitura di polizia municipale o locale. Continua a leggere

Velocità. Dramma teatrale in atto unico.

di Matteo Lai.

Italia, un qualsiasi luogo, in un qualsiasi giorno, ad una qualsiasi ora. Continua a leggere