La madre di tutte le brutture: piazza Sisto IV

La madre di tutte le brutture savonesi è sotto gli occhi di tutti, amministratori e semplici cittadini. Si tratta di piazza Sisto IV. La piazza del Comune ha subito – è il caso di dirlo – una violenta ristrutturazione che si è conclusa nel 1998, operata dall’allora giunta di centrodestra guidata da Francesco Gervasio. Continua a leggere

La trattativa Renzi-Berlusconi, tra politica ed economia

di Matteo Lai.

Forse non tutti lo ricorderanno – e condivideranno – ma nel lontano 1993 il Silvio nazionale era sceso in campo essenzialmente per un solo motivo: salvare le sue aziende. In un contesto politico mutato, dove i suoi referenti politici erano scomparsi, Berlusconi aveva il terrore di veder nascere un governo di sinistra guidato dal Pds, erede di quel Pci da sempre a lui ostile. Continua a leggere

La Liguria non esiste

di Matteo Lai.

Costa Crociere e Ansaldo STS sono le ultime grandi aziende “liguri” (in ordine di tempo), che concretamente rischiano di lasciare la nostra regione. Un lento stillicidio iniziato alla fine degli anni ’70 che non si è mai arrestato, anzi, nel tempo ha accelerato. Il continuo disimpegno dei grandi gruppi ha tanto un’aria di smobilitazione da una terra che, nel dopoguerra, poteva vantare con Genova uno dei vertici del triangolo industriale. Nonostante siano passati pochi decenni da allora, sembrano trascorsi secoli. Continua a leggere

Savona: in morte di Luisa Bonello

di Osvaldo Ambrosini.

In qualsiasi altra cittadina del mondo piccola come Savona, un suicidio così strano come quello della dottoressa Bonello, avvenuto ormai cinque mesi fa, farebbe parlare tutti i cittadini e darebbe lavoro, in termini di inchiostro, a tutta la stampa locale e non, per mesi e mesi. Animerebbe incontri pubblici di ogni tipo e, sulla carta stampata, ogni giorno leggeremmo di nuove ipotesi formulate dal così detto giornalismo investigativo. Si sarebbe scatenata una gara, tra gli organi di informazione, per svelare prima degl’altri aneddoti o anche semplici dettagli di un puzzle molto complicato. Continua a leggere

Savona perde i pezzi, ma non i vizi

di Osvaldo Ambrosini.

Savona perde i pezzi, silenziosamente, piano piano, poco alla volta. La crisi è sicuramente la responsabile principale di tutto questo, ma le misure di austerità e la spending review ha semplicemente ratificato alcune scelte, che sono andate nella direzione che ormai tutti conosciamo. Continua a leggere

Lavagnola: dimenticare San Martino

di Matteo Lai

Narra la leggenda che, nella notte dei tempi, la lavandaia lavagnolese Erminia, per sfuggire alle grinfie di un signorotto che si era invaghito di lei, tale Gincourt, si sia lanciata dal ponte di San Martino. Chissà cosa farebbe oggi la povera Erminia, per evitare le brutture che circondano quello che – a tutti gli effetti – è il complesso storico di San Martino, composto dalla chiesetta dedicata al santo, dal ponte medioevale e – dall’altro lato del torrente – dalla cappella di Santa Maria, il tutto databile intorno all’anno Mille, sebbene con successivi interventi succedutisi fino all’Ottocento. Continua a leggere

Se una risata può battere la paura

di Matteo Lai

Il riso è un vento diabolico che deforma il viso degli uomini e li rende simili alle scimmie. Chiunque conosca “Il nome della rosa” ricorderà questo dialogo tra l’anziano frate Jorge e Guglielmo da Baskerville. Le stragi di Parigi e di Copenaghen ricordano un po’ questa bigotteria, facendo venir voglia di tornare a uno slogan del secolo scorso: una risata vi seppellirà. Continua a leggere

Savona a mano armata (con una nota rossoblucerchiata)

di Gianni Novelli

Tra i fenomeni culturali che hanno caratterizzato gli anni ’70 ve n’è uno che spicca per il forte richiamo che, soprattutto negli ultimi anni, ha esercitato un indubbio fascino sugli appassionati di cinema e non solo.

Ovvero quel genere di produzione cinematografica che viene individuata col nome di poliziottesco. Continua a leggere

Certi vigili, certa stampa

di Matteo Lai

La disinformazione veleggia a pieno regime sulle pagine – cartacee e web – di coloro che informazione la fanno per mestiere. In merito alla protesta dei “vigili”, tra i peggiori titoli che possiamo trovare sul mercato c’è sicuramente quello della versione on-line de Il Secolo XIX: “Vigili assenteisti, i caschi bianchi marciano su Roma”, che si accompagna degnamente al tweet de La Stampa: “Diecimila fischietti a Roma, e la salute ritorna d’incanto”. Per la serie: cosa non si fa per un click in più. Continua a leggere