Tpl, la solidarietà di un farmacista

di Osvaldo Ambrosini.

Studi antropologici potrebbero confermare come esistano almeno un paio di situazioni specifiche che possono portare, talvolta anche soggetti insospettabili, ad una esaltazione smisurata del proprio ego, tale da comportare una considerevole perdita della lucidità o dei freni inibitori. Continua a leggere

Savona: il comune da i rotoli

di Osvaldo Ambrosini.

Chiunque abbia trascorso un po’ di tempo in un ufficio pubblico da dipendente o da semplice spettatore, sebbene i tempi della pubblica amministrazione raramente siano stressanti, sa bene che può capitare di trovarsi di fronte all’urgenza di una pratica da evadere. Continua a leggere

In principio fu Nilde Iotti

di Matteo Lai.

La prima donna ad essere eletta alla presidenza di uno dei due rami del parlamento fu, nell’ormai lontano 1979, Nilde Iotti. Figlia di un antifascista, laureata all’Università Cattolica di Milano, insegnante, partigiana, componente dell’Assemblea Costituente, compagna di Palmiro Togliatti – che per lei lasciò la moglie, Rita Montagnana -, deputata, componente della prima delegazione del Pci al Parlamento Europeo (nel ’69, quando l’Euro e la Ue erano mera fantasia, ed anche la Cee era nemmeno adolescente), impegnata nelle lotte per i diritti civili e delle donne, nel 1987 si vide affidato un incarico esplorativo quale Presidente del Consiglio, primo esponente comunista e prima – e finora unica – donna. Continua a leggere

Caro Fico, provaci tu…

di Matteo Lai.

L’ultimo fu Luciano Violante. L’ultimo presidente della Camera dei Deputati (dal 1996 al 2001) a non appartenere a un partito estinto, o in via di estinzione. Eh sì, perchè i vari leader che da allora si sono succeduti alla guida del ramo più numeroso del parlamento, subito dopo la fine del loro mandato hanno rischiato la marginalizzazione politica, quando non la vera e propria sparizione. Continua a leggere

Savona, la rotatoria del nostro scontento

di Matteo Lai.

La viabilità e la manutenzione delle strade devono essere un po’ la croce e la delizia delle giunte di centrodestra savonesi. Era la seconda metà degli anni ’90 e il Comune era guidato da un’amministrazione composta inizialmente da Forza Italia, Partito Popolare e Lega Nord – poi tramutatasi in un’alleanza Forza Italia, Cdu, Lega Italiana Federalista, partiti di cui, escluso il primo, si è persa la memoria nella notte dei tempi – e Francesco Gervasio era il sindaco. Continua a leggere

Belin fieui

di Osvaldo Ambrosini.

La notizia che il premio “Fionda di legno”, organizzato dall’associazione Fieui di Caruggi di Albenga – giunto alla sua undicesima edizione -, il 15 aprile prossimo verrà assegnato alla coppia tutta al femminile Michelle Hunzicher e Giulia Buongiorno, lascia effettivamente un po’ perplessi. Continua a leggere

Giulia Stella chi?

di Osvaldo Ambrosini.

In una città storicamente operaia come Savona, la poltrona del segretario della Camera del Lavoro ha da sempre avuto una notevole considerazione, non soltanto all’interno della realtà del sindacato, ma in tutto l’ambiente economico e produttivo. Continua a leggere

La sicurezza e le colpe dell’amministrazione: anzi, no

di Matteo Lai.

Sarà un po’ perché la cronaca più o meno nera “tira” sempre, sarà perché – la teoria della “finestra rotta” insegna – tra strade piene di fossi, scarsa pulizia e tagli al sociale, Savona, più che una piccola Miami, assomiglia a una Mogadiscio che non ce l’ha fatta, ma in questi giorni il “problema sicurezza” – tra rapine armi in pugno e risse tra clochard – sembra tornato prepotentemente alla ribalta, che sembra di essere tornati nei giorni più cupi della campagna elettorale. Continua a leggere

Se solo bastasse una ruota panoramica

di Osvaldo Ambrosini.

Per un mese circa avremo in darsena una ruota panoramica che ci dicono essere anche la più grande in circolazione nel nostro Paese. Circa 30 metri di diametro ci permetteranno di osservare Savona da un punto di vista certamente inconsueto. Continua a leggere

Lo vuoi un semiasse?

di Osvaldo Ambrosini.

Anche l’osservatore più distratto si sarà accorto di come la qualità della manutenzione stradale della nostra città sia sceso inesorabilmente, da un po’ di anni a questa parte. Savona, pur non essendo mai stata curata alla stregua di un cantone svizzero, ha sempre avuto un buon livello di manutenzione della rete viaria. Continua a leggere