Emilia Romagna,Toti: male la prima

Da liguri non possiamo nascondere l’interesse che ha destato in noi la tornata elettorale in Emilia Romagna che, oltre alla sfida tra i due candidati principali – Borgonzoni e Bonaccini – vedeva l’esordio alle urne del partito di Toti, presidente della regione Liguria uscito recentemente da Forza Italia non senza polemiche. Continua a leggere

Emilia Romagna, laboratorio della Terza Repubblica

Dal voto Emiliano-Romagnolo emergono con chiarezza alcuni elementi da non sottovalutare. Indizi, se non prove, di un quadro politico nuovo, anzi, nuovissimo, a cui ci dovremo abituare. Continua a leggere

Sanremo, il tribunale di Imperia smentisce quello della piazza

Sono tre gli sport nazionali più praticati di sempre: l’allenatore di calcio, ne contiamo circa 60 milioni ad ogni partita della nazionale, il tiro al poliziotto (o più in generale alla divisa) ogni qual volta vengano presi in fallo per qualunque motivo, e il tiro al dipendente pubblico, come se il posto fisso fosse stato riservato dagli dei solo a pochi eletti. Continua a leggere

Quasi un secolo

Mentre si ricorda il latitante Bettino Craxi, con un’operazione storica tanto cara di questi tempi, ovvero l’inversione della realtà storica (e l’appena defunto Pansa fu un campione nella mistificazione della narrazione resistenziale, suffragando le peggiori menzogne criptofasciste), pare essere passato in sordina l’anniversario della scissione di Livorno, da cui nacque il Partito Comunista d’Italia, sezione dell’Internazionale Comunista, nome che il PCI conservò fino al 1943. Continua a leggere

Massimo Arecco, ascesa e caduta. Una storia savonese

Siamo probabilmente ai titoli di coda della carriera politica di Massimo Arecco, nata grazie ad una sorprendente ascesa della sua popolarità nell’ultimo dei cinque anni passati tra i banchi dell’opposizione (2015) – a fronte dei primi 4 trascorsi quasi nell’anonimato -, quando si rese protagonista di arringhe degne del pool mani pulite contro una giunta Berruti II ormai alle corde. Si guadagnò per questo sul campo i galloni di capo carismatico della Lega savonese che lo individuò, senza esitazioni, quale candidato sindaco in vista delle amministrative del 2016. Continua a leggere

Ingegneria (genetica) elettorale

I sistemi elettorali sono, per definizione, metodi di manipolazione della volontà popolare. Niente di male: si tratta di trasformare i voti in seggi, scegliendo il sistema che maggiormente si confà alla storia, agli usi, ai costumi ed alla realtà sociale di un Paese. Eh sì, perché necessariamente un sistema elettorale deve calzare la comunità politica e non, viceversa, essere l’armatura entro cui costringerlo. Continua a leggere

Vaccarezza ha un fratello gemello?

Chiunque conosca un minimo la storia politica di Angelo Vaccarezza, non può non essere saltato sulla sedia quando ha appreso la notizia che il consigliere regionale è stato promotore e primo firmatario di un ordine del giorno, con cui chiede l’adozione della definizione operativa di antisemitismo. Continua a leggere

Arecco sindaco, ecco come potrebbe finire

Da leone, quando dai banchi dell’opposizione attaccava la giunta Berruti II contro il pericolo dell’insediamento di bitume in porto, ad agnellino, da quando nel 2016 è stato nominato vicesindaco della giunta Caprioglio. Continua a leggere

Alassio premia il miglior food influencer della Liguria

Se si fosse dovuto assegnare il premio al vero numero uno dei food influencer nazionali, non ci sarebbe stata partita, lo avrebbe vinto per distacco il leader della Lega (senza il nord) Matteo Salvini che, lungo tutto lo Stivale ha mangiato e continua a divorare qualunque cosa, facendosi fotografare con pietanze di ogni tipo. Continua a leggere

La Lega arruola Peppone

…o almeno ci prova. La marcia trionfale alla conquista ddll’Emilia Romagna da parte della gioiosa macchina da guerra salviniana, appare più ardua del previsto. Sarà colpa di una candidata inadeguata, che manco il padre voterà (anzi, le fa campagna elettorale contro), o semplicemente di un territorio dove – nonostante tutto – la sinistra ha posto basi tali da non permettere neppure a sé stessa di rovinare quanto fatto di buono (con servizi di eccellenza e funzionanti, dove pubblico non è sinonimo di inefficienza), ma il nostro eroe felpato per la prima volta appare preoccupato di non cogliere un successo. Così, per provare a parare il colpo, in quel di Brescello prova il colpaccio: arruolare Peppone sostenendo che “oggi voterebbe Lega”. Continua a leggere