È andato per suonare ma gliele hanno suonate…

Nel weekend appena trascorso Il Secolo XIX, edizione di Savona, ci ha regalato due momenti magici, che rendono l’idea del livello politico-amministrativo di chi dovrebbe rappresentare i savonesi nei luoghi che contano e, soprattutto, difenderne gli interessi.

Lo scontro, rigorosamente virtuale – d’altra parte Savona è una metropoli e incontrarsi per chiarirsi lontano dai riflettori non è semplice -, ha riguardato il sindaco della città e il direttore dell’Unione industriali savonese.
Ad attaccare per primo è Alessandro Berta – da tempo afflitto da una grave forma di incontinenza verbale, tuttologo, problem solver solo sulla carta di ogni crisi della piccola e media impresa savonese -, che definisce addirittura ‘imbarazzante’ la gestione del sindaco Caprioglio della questione Costa Luminosa, attraccata in porto con i motori accesi durante tutto il lockdown e oltre, con buona pace degli alveoli dei savonesi. Tra le righe qualche malpensante potrebbe insinuare che in realtà abbia voluto prendere le difese non tanto di Costa Crociere, ma del reale destinatario della querelle (autorità portuale, ndr), che non andrebbe mai disturbato o per lo meno non per così poco: ma se lo state pensando anche voi siete delle brutte persone.

La risposta del sindaco non si è fatta attendere e, tra il taglio della testa di un addetto stampa e l’altro, ha ricordato al “grillo parlante di via Gramsci” (colui che tutti vorrebbero candidato sindaco – centrodestra, centrosinistra e società civile – ma che per un altissimo senso di responsabilità continua a declinare perché si definisce un umile centrocampista quando invece la città avrebbe bisogno di un centroavanti… che dire: “Grazie Alessà!”) che il posto che ricopre al tavolo del Comitato di Gestione di Autorità Portuale è quello riservato al comune di Savona, proprio grazie alla nomina da parte dell’amministrazione, e che quindi potrebbe almeno fare la fatica di scaldare la sedia visto che agli incontri programmati pare non essersi neppure presentato. Insomma non proprio una bella figura per uno dei tanti sacciù sotto la Torretta.

Peccato soltanto che di queste assenze ingiustificabili il sindaco se ne ricordi soltanto adesso e non si sia mai preoccupata in questi anni di nominare qualcuno più disponibile o meno legato a conflittualità con il proprio ruolo e che quindi avrebbe con buone probabilità giovato alla città intera. Avrebbe potuto far meglio persino un portiere, un difensore, una mezz’ala, addirittura anche un panchinaro.

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