La madre di tutte le brutture: piazza Sisto IV

La madre di tutte le brutture savonesi è sotto gli occhi di tutti, amministratori e semplici cittadini. Si tratta di piazza Sisto IV. La piazza del Comune ha subito – è il caso di dirlo – una violenta ristrutturazione che si è conclusa nel 1998, operata dall’allora giunta di centrodestra guidata da Francesco Gervasio.

IMG_5816L’area, al termine del restyling, ha mostrato alcune peculiarità: una pensilina sul lato fronte municipio che ad alcuni ricorda quella di una stazione ferroviaria, ad altri un casello autostradale; una serie di sarcofagi in marmo utilizzabili a guisa di panchina; un alberello (presto deceduto) che, come la filosofia, era povero e nudo, in mezzo al nulla; un palco per le esibizioni che sembra, in realtà, apparentemente più atto alle esecuzioni. Il tutto impreziosito – sul lato via Manzoni – da una serie di colonnine in marmo sormontate da siluretti che, a un più attento esame, risultano essere lampioncini.

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Certo, diranno in molti, sempre meglio del parcheggione che esisteva prima, ingentilito dopo la realizzazione dell’isola pedonale di corso Italia da fioriere degne di una cittadina sovietica del basso Don. Sicuramente. Così come, sicuramente, si poteva fare di meglio, magari riprendendo le linee delle strutture e dei giardini che occupavano la piazza nella prima metà del Novecento, in armonia con il contesto.

Se in tutto questo c’è un dato positivo, è la presenza, sul selciato della piazza, di una indicazione che segnala il tracciato delle vecchie mura. Una nota sicuramente piacevole, anche se sconosciuta alla maggior parte dei savonesi, tuttavia ampiamente superata dalla sparizione di due (su quattro) lampioni liberty, un tempo presenti, che ora giacciono abbandonati nel cortile del Comune.

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2 thoughts on “La madre di tutte le brutture: piazza Sisto IV

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