MasterChef, i tre giudici sostituiti da Berlusconi

di Matteo Lai.

Berlusconi ha ufficializzato la sua decisione di ritirarsi dalla vita politica, per tornarsi ad occupare delle sue aziende. Il ritorno al passato non è avvenuto tramite proclami o comunicati, ma attraverso un evento che, in queste ore, sta infiammando il dibattito dei telespettatori.

La decisione degli autori di Striscia la notizia di annunciare il vincitore di MasterChef mostra, infatti, una precisa politica editoriale, che è quella tipica berlusconiana: non importa quali siano le regole o le norme di civile convivenza, bisogna massimizzare la propria utilità, magari arrecando il maggior danno possibile all’avversario.

IMG_5909In qualunque campo si sia cimentato il nostro ex Cavaliere, infatti, il comune denominatore è stato sempre questo. Dalla prima Fininvest dell’appoggio craxiano e della legge Mammì, al magico Milan che acquistava ogni giocatore “pericoloso” per poi farlo accomodare in panchina (tra tutti: Lentini e Papin), fino alla “discesa in campo” ed alla successiva attività politica, svolta interpretando e forzando le regole esistenti.

Oggi è la volta di MasterChef, l’ennesimo avversario pericoloso. Non importa che il programma sia – a livello di audience – un’anatra doppiamente zoppa rispetto alle reti Mediaset in chiaro, essendo trasmesso sul satellite e su una pay tv. Per renderlo ulteriormente inoffensivo si è violata ogni regola del “fair play” televisivo, rendendo noto il nome del vincitore della competizione il giorno prima della finalissima. Questa volta lo strumento è stato Striscia la notizia (sempre meno brigantino corsaro e sempre più nave dell’Invincibile Armada Mediaset). Utilizzata, come in altre occasioni, per il lavoro sporco, salvo poi sconfessarla e tacciarla di indisciplina e di eccessiva indipendenza.

IMG_5908Tra le denunce di possibili “combine” – avvenute ad esempio in occasione dei vari Festival di Sanremo – e questo episodio, c’è veramente un mare di differenze, intuibili ai più. Da telespettatore, la speranza è solo quella che la squadra del Gabibbo abbia preso solo una sbandata, abbagliata dal facile scoop: la retta via, infatti, è sempre quella di rimanere una voce critica ed indipendente, tra le molte trasmissioni Mediaset.

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