Marozzi vs Yung Signorino, poi non dite che non siamo provinciali

di Osvaldo Ambrosini.

Le nuove frontiere dello scontro politico in città sbarcano nella Raindogs House, locale di proprietà comunale in concessione a privati, all’interno delle officine Solimano. I gestori hanno creato nel tempo un posto unico nel suo genere che forse, a giudicare dalle reazioni lette sui social in questi giorni, è anche troppo avanti per una città come la nostra.

Ebbene alla Raindogs House da ieri hanno un nuovo avversario che non è, come sarebbe normale pensare, un locale concorrente, bensì un ex assessore della giunta comunale, Barbara Marozzi, attualmente consigliere di maggioranza in quota Forza Italia. A leggere le sue dichiarazioni si resta basiti, non tanto perché si dichiari fortemente contraria alla calendarizzazione nei prossimi mesi del discusso, e certamente musicalmente discutibile, Yung Signorino, giovane cantante trap, ma per le motivazioni a sostegno:

“…non si capisce neanche come la città di Savona, storicamente e culturalmente cristiana e legata a ben tre papi, possa essere così colpita dal punto di vista storico ospitando nei palazzi comunali un individuo che si definisce lui stesso ‘satanista’. Savona non merita questo lassismo!…”

Insomma a non uscirne bene da questa descrizione è soprattutto Savona che viene fatta apparire come una città bigotta dell’alto Medioevo. Parole del genere, che avremmo faticato ad accettare anche se fossero state pronunciate da qualche vecchio trombone moralista, suonano ancora più stonate delle canzoni di Young Signorino (il che è tutto dire) perché pronunciate da un politico molto giovane.

Pur comprendendo l’umano rancore dell’ex assessore Barbara Marozzi nei confronti del sindaco Caprioglio per averla sollevata dall’incarico un paio di mesi or sono – sostituita proprio con la nuova responsabile alla cultura a cui la stessa Marozzi chiede di impedire l’esibizione dell’artista -, ci si domanda quanto sia giusto censurare un rapper solo perché parla di droga o di Satana?

L’elenco degli artisti che non ha mai fatto mistero dei propri vizi sarebbe troppo lungo, citiamo solo alcuni esempi tra i più famosi come Vasco Rossi, Tupac, John Lennon, Jim Morrison, Eminem, i fratelli Gallagher, Amy Winehouse. Yung Signorino musicalmente ovviamente non è paragonabile a questi mostri sacri, tuttavia non ci pare che la discussione sollevata dell’ex assessore sia squisitamente artistica bensì morale, per cui perché oscurare Young Signorino?

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