Beppin da Cà, un grande savonese sempre più dimenticato 

“Cose cammin-a a fà? Tanto se nu ghe son mi a festa a nu se fa”. La frase, pronunciata dall’ultimo condannato a morte savonese prima dell’abolizione delle esecuzioni capitali con il Codice Zanardelli, l’uxorixida lavagnolese Giovanni Cerro, detto “u Giabbe”, venne colta dal cronista, scrittore e poeta Beppin da Cà, ossia Giuseppe Cava, che la inserì poi nel libro “Vecchia Savona”, insieme a molte altre storie e vicende accadute tra fine Ottocento ed inizio Novecento.  Continua a leggere