Cambiamo? Ah no Cangiano!

È di un paio di giorni fa la notizia che, anche la Cassazione, ha confermato la condanna ai danni dell’ex sindaco di Alassio in quota Lega, Enzo Canepa, responsabile di aver emanato una ordinanza discriminatoria, lesiva dei diritti delle persone: praticamente incostituzionale. Continua a leggere

Almirante non era né di destra né di sinistra

Dopo la mancata intitolazione di una via romana a Giorgio Almirante, finalmente le bacheche dei social network degli italiani – scevri da impegni calcistici – possono riempirsi di illuminanti pareri storici, dopo aver assistito negli ultimi tempi alla nascita di esperti in vari campi del diritto: costituzionale, pubblico, parlamentare, della navigazione, internazionale e dell’Unione Europea, oltre che – ovviamente – dell’immigrazione. Continua a leggere

Svolta della Bolognina, errore strategico

di Matteo Lai.

Il 12 novembre 1989, tre giorni dopo la caduta del Muro di Berlino, il segretario del Pci Achille Occhetto, si reca a Bologna per celebrare il quarantacinquesimo anniversario della battaglia della Bolognina. Qui, davanti a una platea composta da cittadini ed ex partigiani annuncia l’avvio del processo che porterà il Pci ad una profonda trasformazione. Continua a leggere

11 settembre, la fine della democrazia

di Matteo Lai.

Ricorrono oggi 15 anni dall’11 settembre, una data che ha cambiato le sorti del mondo, anche con il successivo e determinante aiuto di George Bush II. Eppure l’11 settembre era una data ferale già prima del 2001. Continua a leggere

Moro e il (non) Paese delle meraviglie

di Matteo Lai.

Il 16 marzo 1978 veniva rapito Aldo Moro ed erano uccisi i cinque uomini della sua scorta. Si stava recando in parlamento dove si sarebbe votato il primo atto del ‘compromesso storico’, con l’apertura dell’area di governo al Pci. Una fase che avrebbe permesso all’Italia di diventare un Paese quasi normale. Continua a leggere

Tra gli assorbenti e i Rolex viene la nostalgia di Berlusconi

di Osvaldo Ambrosini.

Politicamente è sempre più difficile parlare della sinistra italiana senza utilizzare verbi declinati al passato prossimo se non addirittura a quello remoto. L’idea che oggi nessuna forza politica in campo riesca a rappresentare compiutamente le classi sociali meno fortunate o a difendere una società che si fondi soprattutto sull’uguaglianza dei diritti a base di un welfare dignitoso, è purtroppo un’amara verità. Il Partito Democratico, sempre meno democratico, checché se ne dica è diventato un partito “ad personam” come lo sono stati i partiti di Berlusconi e Di Pietro o la lista di Ingroia. Continua a leggere

Dalla parte sbagliata: il Quirinale, tra Napolitano e (forse) Veltroni

L’addio di Giorgio Napolitano al Quirinale fa partire la stagione delle valutazioni e dei giudizi sul suo lungo mandato. Primo presidente della Repubblica ad essere rieletto, è stato in carica durante un periodo convulso della storia nazionale. Al di là del giudizio che si può avere di Napolitano come presidente (che in questi giorni pare quasi unanimemente positivo), può essere utile ripercorrere la vita politica dell’uomo. Continua a leggere