Una democrazia che è una cannonata

Esercitare la memoria non è cosa che riesca bene agli italiani, ma neppure agli europei. Ben poche persone, infatti, ricordano come nell’oramai lontano 1993 – nelle giornate tra il 3 e il 5 ottobre – Boris Eltsin (ma sarebbe più corretto scrivere El’cin) portò a compimento il lungo golpe, che aveva iniziato nel 1990 tessendo accordi separati con i suoi omologhi presidenti delle repubbliche sovietiche federate di Ucraina e Bielorussia, socie fondatrici dell’URSS. Continua a leggere

Ultimo vagonetto a Savona

di Matteo Lai.

E’ dal 1912 che lo skyline di Savona, o almeno di alcuni suoi quartieri, è caratterizzato dalla presenza delle Funivie, meglio note come ai savonesi “vagonetti”. Il loro passaggio tra le case ha spesso portato alla realizzazione di gallerie artificiali per proteggere chi si trovasse a transitare al di sotto da cadute accidentali di materiali e – è capitato – anche degli stessi contenitori. Continua a leggere

Savona: paint it black

di Matteo Lai.

Savona, ahinoi, ultimamente è salita alle cronache nazionali per motivi non proprio gloriosi. Ha aperto le danze il sindaco di Pontinvrea, Camiciottoli, con le belle dichiarazioni contro l’allora presidenze della Camera Boldrini. Una querelle che si è protratta processualmente fino a poco tempo fa, vedendolo condannato. Continua a leggere

Pci, I wish you were here

di Matteo Lai.

Trent’anni fa – anzi, ventotto, per la precisione – il Partito Comunista Italiano, nato come Partito Comunista d’Italia nel 1921 a Livorno e “rifondato” nel 1944 a Salerno come Pci, cessava di esistere, per come lo si era fino ad allora conosciuto. Continua a leggere

11, 11, 11… il calcio italiano non ricorda

di Osvaldo Ambrosini.

L’11 novembre 1918 il treno speciale del maresciallo Foch entrò nella stazione di Compiegne a nord di Parigi. In una carrozza del treno gli inviati del governo provvisorio tedesco firmano l’armistizio con cui la Germania accettò la sconfitta e nel quale venne decretato il cessate il fuoco, fissato per le 11 del mattino dell’unidcesimo giorno dell’undcesimo mese del 1918. Continua a leggere

Bocciata in storia

di Matteo Lai

Da sempre, una certa parte di destra è specializzata nell’interpretazione delle vicende storiche del Novecento. Tuttavia, in occasione del centesimo anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, Giorgia Meloni – la donna che è riuscita nell’arduo compito di farsi scippare la titolarità del verbo nazionalista a favore di un movimento che fino a ieri era secessionista – dimostra tutta la sua mancata conoscenza della storia. Continua a leggere

Il corvo che dice al merlo come sei nero

di Osvaldo Ambrosini.

Fa sorridere, per non piangere, la presa di distanza della segreteria nazionale di Forza Nuova nei confronti della propria iscritta Selene Ticchi D’Urso, già candidata sindaco per Forza Nuova nel comune di Budrio, in provincia di Bologna, e candidata consigliere comunale sempre nelle liste di Forza Nuova per il comune di Bologna, colpevole di aver sfoggiato al raduno dei neofascisti di Predappio una maglietta con la scritta Auschwitzland. Continua a leggere

Savona, le lapidi d’inciampo

di Osvaldo Ambrosini.

Il sindaco di Savona passerà alla storia della città non tanto per essere stata la prima donna ad indossare la fascia tricolore sotto la Torretta, quanto per aver collezionato in così poco tempo una serie considerevole di brutte figure. Continua a leggere

Camicie nere, i mandanti morali della lapide

di Osvaldo Ambrosini.

Il ricordo dei caduti appartenenti alle camicie nere, celebrate insieme a tutti i caduti delle forze armate della città di Savona, avvenuto nel cimitero di Zinola il 6 ottobre scorso, oltre ad avere nell’amministrazione comunale una chiara ed evidente responsabile complicità, ha tuttavia un mandante morale e materiale. Continua a leggere