Non Brilla(no) più

Se dovessimo nominare uno scultore savonese che ha lasciato un segno indelebile nella nostra città, quello è senza dubbio Antonio Brilla, autore di numerose opere ancora oggi ben visibili. Su tutte probabilmente spicca la cassa lignea della “Deposizione nel sepolcro” (1866), una delle più note e tra le più imponenti della collezione che ogni due anni sfila per le vie della centro in occasione della processione del Venerdì Santo. Durante l’anno è conservata e visibile presso l’Oratorio del Cristo Risorto. Continua a leggere

Garibaldi a cavallo di una fontana

Savona non è certo famosa per annoverare luoghi pubblici arredati con fontane dai giochi d’acqua eccezionali. L’unica un po’ conosciuta per la verità è la scultura dell’artista Renata Cuneo che con “La lotta tra l’uomo e lo squalo”, posizionata in piazza Marconi e rinominata volgarmente dai savonesi ‘piazza del pesce’, regala alla città forse l’unico gioco d’acqua degno di nota. Per vedere un’altra fontana ancora in vita bisogna recarsi sulla passeggiata a mare davanti alle Fornaci dove resiste come ultimo baluardo una ormai obsoleta fontana senza nome. Continua a leggere

Piazza Mameli, più rintocchi che memoria

Le origini della della piazza dedicata al patriota Mameli, che ospita il monumento ai caduti più importante della città, risalgono agli anni Settanta del Ottocento. All’epoca l’area era occupata per una buona parte dai giardini della villa della famiglia De Mari, che si estendevano fino all’attuale piazza Diaz. Con gli anni arrivò ad avere la conformazione attuale. Tuttavia, chiamandosi all’epoca piazza Pietro Paleocapa, come la strada che ancora oggi collega il porto a piazza del Popolo, era priva di monumenti o simboli particolari che la rendessero in qualche modo identificabile. Continua a leggere

SuperFrutto cosa? 

di Osvaldo Ambrosini.

Dopo aver appreso dai giornali della messa in vendita di una nota gelateria di Savona, in molti avranno atteso, impazienti, la solita esplosione di polemiche sui social, in cui il savonese medio è solito indignarsi e dolersi per l’ennesimo pezzo perduto del tessuto commerciale della città. Continua a leggere

2014, UN ANNO DI CËTI SAVONESI

“Farete una brutta fine”, si potrebbe riassumere con questa frase il 2014 per Savona e tutti i savonesi, prendendo in prestito una famosa frase del presidente della nostra regione rivolta ad una troupe televisiva che lo incalzava con domande scomode sull’alluvione genovese. Già perché a riassumere l’anno savonese vien poco da stare sereni. Continua a leggere