di Osvaldo Ambrosini.
Che fosse un provocatore era chiaro da tempo, per lo meno da quando si legò al dito i fischi piovuti sulla sua testa qualche anno fa, quando nel ruolo di Presidente della Provincia di Savona abbozzò un discorso in occasione del 25 Aprile savonese, intriso di quella retorica della destra che vorrebbe i morti della guerra di Liberazione tutti uguali. Continua a leggere