Il ritorno di Sciaboletta

di Matteo Lai.
Le monarchie, si sa, sono indecenti rottami della storia. Prevedono che un uomo (o una donna) si elevi sopra gli altri non già per nessun altro merito, che non sia quello di nascita. Ne resistono ormai poche, per lo più proprio in Europa: oltre a quelle presenti negli Stati da operetta – Lussemburgo, Liechtenstein, Monaco, Vaticano – ne annoveriamo alcune ormai meno che simboliche in Olanda, Belgio, Svezia, Danimarca e Norvegia, oltre che due regni “pesanti” come il Regno Unito e la Spagna, indicata direttamente da Franco come unica forma di Stato possibile, alla sua morte, pur di evitare il ritorno alla Repubblica da lui distrutta.

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Bombe: un primato tutto savonese

di Osvaldo Ambrosini.

Da sempre la parola bomba, associata al nome della nostra città, evoca momenti storici poco piacevoli. Proprio sulle pagine di questo blog raccontammo come Savona fu la prima città, insieme a Genova, ad aver subìto un bombardamento aeronavale per mano degli Alleati durante il secondo conflitto mondiale. Continua a leggere

Europa, figuraccia a Cinque Stelle

di Matteo Lai.

Quando Grillo ha annunciato il referendum sulla rete – novello plebiscito e forma di partecipazione principale del M5S – per l’adesione all’eurogruppo dell’ALDE, in molti sono saltati sulla sedia. Probabilmente, infatti, i liberaldemocratici sono i più distanti dalle idee pentastellate. Continua a leggere

L’arte d’abbandonar la barca che affonda

di Matteo Lai.
Leggenda metropolitana o meno, pare che gli animali abbiano la capacità di captare situazioni di pericolo prima ancora che le stesse si verifichino. I cani sentono i temporali che si avvicinano quando sono ancora a centinaia di chilometri, i gatti recepiscono i terremoti qualche istante prima, mentre altri animaletti meno gradevoli e simpatici capirebbero quando la nave su cui sono imbarcati sta per affondare.

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Information overloading, troppe bandiere tricolori

di Osvaldo Ambrosini.

Da tempo il Governo Renzi ha reclutato tra le sue fila tale Jim Messina, una sorta di esperto in campagne elettorali, social media manager, fuoriclasse della comunicazione e molto altro ancora. Tradotto: colui che è riuscito a far perdere circa 11 milioni di voti ai democratici americani tra il 2008 (Obama I) e le ultime presidenziali, consegnando il paese a Trump con tanti saluti alla povera Hillary. Nel suo palmares risplendono anche le sconfitte di Cameron in Inghilterra e quelle di Rajoy in Spagna. Continua a leggere

Il fascino discreto delle democrazie 

di Osvaldo Ambrosini.

In attesa del referendum costituzionale del 4 dicembre, che sta letteralmente spaccando il Paese più intorno alla figura del Premier che sui reali contenuti della riforma, si assiste in Italia ad una discussione sull’efficacia dello strumento referendario in quanto tale, ovvero la massima espressione delle democrazie. Continua a leggere

Hanno ammazzato Bobo, Bobo è vivo

di Matteo Lai.

Il neo direttore de L’Unità, Sergio Staino, ha deciso di entrare a gamba tesa nel dibattito politico. Lo fa attraverso una vignetta che mette in un unico calderone diverse tematiche: la Brexit e la vittoria di Farage, le elezioni presidenziali USA con il pericolo Trump, il successo del M5s alle ultime amministrative. Il tutto rappresentato da uno scienziato, che – realizzando un’equazione secondo cui Grillo è uguale a Farage che è uguale a Trump e, tutti questi, sono uguali al nazismo – dichiara: “Purtroppo è una legge”. Continua a leggere

Dieci secondi all’esplosione

di Matteo Lai.

Nel Regno Unito vince chi vuole lasciare l’Ue, almeno in termini di voti assoluti. Al di là di alcune considerazioni spicciole, tra cui ribadire che l’ultima parola spetterà comunque al parlamento, oltre che al momento vi è assenza di una valutazione precisa di quando costerà l’uscita dell’Uk a loro stessi e agli altri Stati dell’Unione, il risultato lascia più che altro preoccupati per gli scenari – sconosciuti – che apre.

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