Savona: dal decreto Bersani al regolamento Zunato

di Osvaldo Ambrosini.

Nonostante l’inopinata riforma del Titolo V della Costituzione (referendum costituzionale del 2001) abbia di fatto creato un Paese a 21 velocità (tante quante sono le regioni, più le due province autonome) e malgrado da questa riforma sia derivata la possibilità di legiferare autonomamente (ovvero la potestà di dettare norme di rango primario) riguardo materie complesse e rilevanti come il commercio, il D. Lgs. 114/1998 – comunemente ricordato come Decreto Bersani – rappresenta un solco (in quanto legge quadro) al di fuori del quale è sempre pericoloso avventurarsi. Continua a leggere

Modello Toti, effetto boomerang

di Osvaldo Ambrosini.

Le amministrative di domenica hanno dissipato ogni dubbio, il tanto decantato ‘modello Toti’ ha perso la sua spinta propulsiva, quella che dalle regionali del 2015 ha inanellato una vittoria dopo l’altra conquistando buona parte dei comuni liguri, tra cui i tre capoluoghi ‘rossi’ della regione: Savona prima (2016) e Genova e La Spezia poi (2017). Continua a leggere

Lega, 80 anni dalle leggi razziali e non sentirli

di Osvaldo Ambrosini.

La settimana scorsa ha fatto scalpore la dichiarazione del candidato del centrodestra alla guida della Regione Lombardia – e probabile successore di Maroni -, il leghista Fontana, sulla salvaguardia della razza bianca. Continua a leggere

Provincia di Savona: continua la gara di rutti

di Osvaldo Ambrosini.

Chi non è di Savona o della nostra provincia potrebbe non essersi accorto di una antica competizione, che da un po’ di tempo è tornata prepotentemente di moda dalle nostre parti: una gara di rutti, giocata esclusivamente tra professionisti, da far invidia ai migliori concorrenti dell’Oktoberfest. Una brancata di primi cittadini, spesso leghisti, che si distinguono tra i 69 colleghi della provincia, hanno deciso di sfidarsi senza esclusioni di colpi.  Continua a leggere

Bormida, non è soltanto un fiume che va al contrario

di Osvaldo Ambrosini.

Per noi savonesi, o ‘cicciolli’ come ci chiamano in Val Bormida, uno dei più frequenti sbeffeggi nei loro confronti sta proprio nel ricordargli che l’omonimo fiume, che dà il nome a tutta la vallata scorra al contrario, cioè verso nord, in direzione del Piemonte verso la Pianura Padana, per confluire prima nel Tanaro e finire nel Po, per poi dirigersi verso l’Adriatico. Continua a leggere